La sorella dell’indimenticato Denis ha parlato a margine dell’evento benefico promosso dall’Avis comunale: “Le scarpette di mio fratello sono un ricordo per tutta la città a nome suo e della mia famiglia”
“Sono passati trent’anni, è chiaro che la verità è arrivata. Non si può più cancellare, non ci possono più essere dei Giuda”. Suonano come al solito chiare, distinte e pungenti le dichiarazioni di Donata Bergamini, la sorella coraggio dell’indimenticato Denis. L’abbiamo intercettata in esclusiva a margine dell’asta benefica “Maglia per la Vita”, iniziativa promossa dall’associazione Cosenza Nel Cuore su impulso dell’Avis Comunale di Cosenza.
Svariati i cimeli storici acquistati dagli appassionati, tra i quali un paio di scarpini da calcio appartenuti al fratello Donato, morto in circostanze misteriose il 18 novembre 1989: “Quando ho saputo di quest’importante evento, ho deciso di donare l’unico paio di scarpe che possedevo di Denis. Erano ferme da trent’anni. Mi sembrava giusto lasciare un ricordo a questa città a nome suo e di tutta la mia famiglia”.
Un amore infinito, dunque, che i cosentini ogni giorno riversano in casa Bergamini: “Questo affetto mi fa sentire a casa, è sempre un piacere tornare qui”.