L’ex presidente ospite delle Cantine De Caro a San Vincenzo La Costa torna a parlare della sua squadra del cuore: “Gioie uniche…”. E racconta un episodio inedito: “Di recente ho incontrato l’arbitro Nucini, mi ha detto…”
Paolo Fabiano Pagliuso, 63 anni, è stato presidente del Cosenza per un decennio circa. Indimenticabili campionati di Serie B, retrocessione, risalita immediata dalla C, fino al fallimento del 2003. E una brevissima parentesi tra il 2010 e 2011 prima che arrivasse l’ennesimo fallimento aprendo le porte a quella che è diventata l’era Guarascio il quale passo, dopo passo ha riportato i colori rossoblu nel calcio che conta. L’ex patron sprizza gioia da tutti i pori quando parla dei Lupi: “Da tifoso sono felicissimo. Il mio cuore era ed è tutto per i rossoblu, e le gioie che il Cosenza mi ha regalato in questi ultimi anni, sono uniche”.
Pagliuso è uno degli ospiti delle Cantine De Caro a San Vincenzo La Costa, in occasione della 27ª edizione della Festa del vino. In compagnia del suo storico braccio destro Lino Di Nardo, un passato da dirigente del Cosenza calcio, e di Franco Gattuso papà dell’ex campione del Mondo Rino. Parla da tifoso Pagliuso e, inevitabilmente, ricorda uno degli episodi che hanno scritto una pagina di storia del club rossoblu: la quasi invasione di campo del 17 marzo 2002 e il vibrante scontro con l’arbitro Nucini di Bergamo sul terreno di gioco dell’ex San Vito. E racconta un episodio inedito: “Ci siamo incontrati un po’ di tempo addietro, per questioni di lavoro. Gli ho ricordato sia l’episodio successo durante la partita con la Salernitana ma anche quello della settimana precedente a Ravenna: ha ammesso gli errori… Due sconfitte causate da sviste clamorose”, racconta divertito Pagliuso.