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Serie B, il Foggia studia tre mosse per la riammissione in cadetteria

Si prevede una lunghissima estate tra tribunali e ricorsi in casa rossonera: la speranza è quella di poter giocare nuovamente in Serie B

Retrocessione sì, ma non finisce qui. Secondo il portale tuttocalciopuglia.com, il Foggia può battere tre strade per ottenere la riammissione in B.

Alcuni legali hanno evidenziato un grave episodio che vedrebbe la Procura Federale della Figc essere venuta in possesso dalla Procura della Repubblica di Milano, di Bari e di Palermo di atti coperti dal segreto istruttorio, che non possono assolutamente essere divulgati ed utilizzati da alcuno, in quanto ancora in fase di indagini preliminari.
Ci sarebbero, quindi, i presupposti per un grave reato penale quale quello di violazione del segreto istruttorio.

Altro elemento, sul quale il Foggia può far leva per chiedere legittimamente giustizia, resta la delibera del 13 maggio con cui il Consiglio Direttivo della Lega B aveva eliminato i playout. L’11 giugno sarà discusso, nella Camera di Consiglio fissata dal Tar del Lazio, il ricorso presentato dal Foggia riguardo la legittimità di tale documento.
Se verrà accolto il ricorso presentato dai satanelli, sarà ritenuta legittima la classifica del 13 maggio e dunque il Foggia, allora quartultimo, avrebbe avuto il diritto di giocarsi gli spareggi per la salvezza, attualmente già in corso. In tal caso, il Foggia dovrà chiedere di essere risarcito per i “gravi ed irreparabili danni” subìti, e data l’impossibilità oramai di giocare i playout, dovrà senz’altro richiedere la riammissione in sovrannumero in Serie B.

Ultimo elemento a disposizione dei rossoneri è quello della incompetenza ed illegittimità della Corte d’Appello Federale, che il 29 maggio ha ribaltato la sentenza del primo grado riammettendo in B il Palermo.
La società siciliana, infatti, avrebbe dovuto presentare ricorso non alla CAF bensì presso il TAR del Lazio, unico organo competente a giudicare i siciliani. Il Foggia ha quindi la possibilità di impugnare la sentenza illegittima di secondo grado sul Palermo da parte della Corte Federale, sentenza che a questo punto dovrebbe essere giudicata nulla o persino inesistente.

In quest’ultimo caso sarebbe tutto da rifare. Anche il Bari, assistito dall’avv. Enzo De Michele, ha presentato ricorso quale parte in causa contro l’illegittima sentenza di secondo grado della CAF che sarà impugnata giorno 11 giugno presso il TAR Lazio. Il pronunciamento nel merito avverrà nella prima data utile (14 luglio) e la decisione avrà effetti ovviamente anche per il Foggia. Si prevede dunque un’estate infuocata nelle aule dei tribunali italiani.

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