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Querelle stadio, Palazzo dei Bruzi: “Il Cosenza vuole sfruttare i contributi comunali”

Arriva la risposta del Comune bruzio al comunicato diffuso stamattina dal club di patron Guarascio: “Sconcerto e meraviglia per le preoccupazioni espresse dalla Società”

Non esita a placarsi la delicata querelle che coinvolge il Cosenza Calcio e il Comune nella polemica sulla gestione dello stadio “San Vito-Gigi Marulla”. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, la società capitanata da patron Guarascio ha diffuso stamattina un comunicato, col quale intendeva motivare la preoccupazione riguardante le opere e gli adempimenti ancora non assolti dall’amministrazione comunale. Ed ecco, pochi minuti fa, la nuova dura replica di Palazzo dei Bruzi, che considera infondata l’apprensione di Via Degli Stadi.

“L’Amministrazione comunale partecipa con estrema difficoltà a questa sorta di ping pong mediatico con la Società Cosenza Calcio su problematiche di carattere meramente amministrativo che non richiederebbero questo clamore. Poiché, però, l’Amministrazione comunale viene nuovamente chiamata in causa, ha il dovere di dare spiegazioni alla città ed ai tifosi del Cosenza” esordisce il Comune nella nota stampa, “Intanto destano sconcerto e meraviglia le preoccupazioni espresse dalla Società per gli adempimenti finalizzati alle certificazioni di agibilità, in una fase nella quale l’adoperarsi della Commissione consiliare sport di Palazzo dei Bruzi prima, e la convocazione immediata da parte dell’Assessore Vizza per la firma della convenzione dopo, hanno di fatto sbloccato la situazione di stallo venutasi a creare per la mancanza di ogni tipo di iniziativa da parte della Società”.

Poi, arrivano accuse forti nei confronti della società rossoblu: “La controreplica, da parte del Cosenza Calcio alle dichiarazioni rilasciate ieri sera dall’Assessore Vizza non fa altro che ribadire quella che è una posizione nota della Società che, dietro il paravento strumentale della iscrizione della squadra alla serie B, nasconde la sua realeintenzione, e cioè quella di utilizzare i contributi comunali per attività che, in quasi tutti gli stadi italiani, sono finanziate dalle società che li utilizzano. I cittadini e i tifosi – approfondisce l’Amministrazione Comunaledevono sapere che a fronte della reale volontà da parte del Comune di contribuire al grande salto di categoria del calcio cosentino, già ampiamente dimostrata con un finanziamento non dovuto di circa un milione di euro, la Società calcistica oppone un atteggiamento ostile ad ogni forma di investimento che non può non alterare i rapporti, creando disagi e generando inevitabilmente confusione oltre che allarmismi nei tifosi. La Società, infatti, evita accuratamente di impegnare le risorse provenienti dalla Lega, dagli incassi, dagli sponsor e dai diritti televisivi. Anche queste risorse sono patrimonio dei cittadini”.

Una lista della spesa, quella formulata dal Cosenza Calcio nel comunicato di stamattina, che viene definita pressoché inconsistente: “L’Amministrazione comunale ribadisce che fino al 30 maggio scorso non esisteva alcuna forma contrattualmente valida che disciplinasse il rapporto con il Cosenza Calcio. Pertanto la lista della spesa dei lavori espletati o da effettuare che la Società sbandiera ai sette venti non ha alcun valore, non impegnando il Comune in alcuna forma di responsabilità. Nonostante tutto questo e come è possibile rilevare recandosi allo Stadio per constatare i lavori in corso, il Comune si è subito attivato per ottemperare alle richieste della commissione di vigilanza (piccoli lavori e atti documentali), senza dover datare un piano di emergenza presentato in modo confuso il 3 giugno con date antecedenti. Rispetto al punto delle sedute individuali si allega la risposta ufficiale alla Società da parte dell’ing.Francesco Converso del Dipartimento tecnico di Palazzo dei Bruzi”.

Un altro punto saliente che l’ente comunale contesta è quello riguardante la richiesta d’utilizzo dei campi di allenamento per le formazioni giovanili: “C’è da aggiungere poi che appare risibile che venga bollata come inadempienza quella per la disponibilità all’utilizzo dei campi di allenamento delle squadre giovanili, quando la richiesta per la stessa disponibilità è del 31 maggio scorso. Su questo punto, ci sentiamo di confermare la nostra disponibilità a tutti gli sportivi ben sapendo che quello del settore giovanile è e deve essere un investimento cardine per il futuro. Invece di preoccuparsi di questi aspetti, la Società alimenta una campagna mediatica che, nascondendo gli obblighi del Cosenza Calcio, scarica su altri le proprie responsabilità”.

Il duro comunicato si chiude con una precisazione sui termini della famosa convenzione: “Il Comune di Cosenza ha firmato una convenzione per la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura e per la manutenzione straordinaria del manto erboso. Le prescrizioni della serie B non sono oggetto della convenzione. Inoltre, l’agibilità non è collegata a seggiolini e manto erboso, peraltro mai oggetto di discussione nella commissione provinciale di vigilianza. Rispetto al manto erboso, poi, a tutt’oggi non è pervenuta alcuna nota ufficiale”. Promessa finale: “Il Comune rispetterà eventuali prescrizioni per lavori straordinari individuati dalla Lega e a tal proposito sarà concordata con il Cosenza Calcio una modalità che porti in tempi brevi alla loro esecuzione”.

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