Il terzino rossoblu è intervenuto ai microfoni di B Magazine: “Mi sono fidanzato con una cosentina, sento questa squadra e questa terra sempre più mia…”

La forza della fascia, una leadership piena di responsabilità sia dentro che fuori dal campo. E Angelo Corsi, capitano del Cosenza Calcio, ne sa qualcosa: “Vuol dire tantissimo. Io, lo sono diventato lo scorso anno, ma ho avuto predecessori importanti. Ricordo che eravamo partiti con l’idea di vincere il campionato e la piazza si aspettava moltissimo da me e dalla squadra” dice il terzino rossoblu ai microfoni di B Magazine, “alla prima giornata mi hanno espulso, abbiamo perso e ho preso due giornate di squalifica. L’impatto non è stato dei migliori, ma poi mi sono responsabilizzato e ho capito di dover dare una mano a tutti. Un capitano non può mollare mai. Non ci sono alibi. Però quando raggiungi l’obiettivo la soddisfazione è doppia…”.

Cinque anni in terra bruzia, la domanda sul ricordo più bello è d’obbligo: “La vittoria nella finale dei play-off a Pescara, contro il Siena. Un successo dopo un’annata travagliata. A tre giornate dalla fine abbiamo perso in casa il derby con il Rende. Alla fine siamo arrivati quinti. Sapevamo che poteva succedere qualsiasi cosa e ce l’abbiamo messa tutta. I tifosi anche: ventimila persone al “Marulla” non si dimenticano così come l’esodo di Pescara con diecimila cosentini a spingerci verso la Serie B…”.

Infine, Corsi fa una promessa al popolo rossoblu in vista della prossima stagione: “Ho fiducia nel direttore e nella società, spero rimanga il maggior numero dei calciatori di quest’anno. Puntare ai play-off? Certamente, si sogna sempre il massimo. Io, poi, mi sono fidanzato con una cosentina, sento questa squadra e questa terra sempre più mia… vorrei centrare la Serie A. Così entrerei nella storia del club”.