Il capitano rossoblu è intervenuto ai microfoni di B Magazine: “Il rammarico per i play-off resta… Con qualche punto in più saremmo stati li a giocarcela…»

Estate 2014, a Cosenza arriva un interessante difensore dall’Aprilia: quello stesso giocatore, tre anni dopo, prenderà la fascia di capitano e porterà i Lupi in Serie B. Parliamo di Angelo Corsi, ragazzo encomiabile sia dentro che fuori dal campo. “Quando sono arrivato ho firmato un contratto di sei mesi. Dodici partite, con mister Cappellacci: me la sono giocata li. Quando ho rinnovato mi sono sentito a casa e ho sposato totalmente la causa, ora mi godo i risultati” le parole del capitano rossoblu ai microfoni di B Magazine.

Un ‘epoca oscura della storia calcistica cosentina, poi il paradiso: “Il periodo era delicato, l’ennesima ripartenza
dopo un fallimento, forse uno dei periodi più bui a Cosenza. Il calcio qui è sempre stato importante e ora avere
sempre diecimila tifosi che ci seguono in casa è fantastico, soprattutto se pensiamo da dove eravamo partiti. Siamo
stati artefici di cambiamenti clamorosi e mi prendo anche io un pezzettino del merito. Ma si sa, nel calcio le cose durano poco, quindi testa bassa e lavorare”. Poi, una promessa: “Non siamo mai stati in A. Portarci il Cosenza
sarebbe fantastico”.

Una salvezza raggiunta alla grande nella stagione del ritorno in cadetteria dopo quindici anni, ma resta l’amarezza per non aver raggiunto una zona play-off che sembrava alla portata: “All’inizio abbiamo pagato un po’ di sfortuna e di episodi. Abbiamo perso qualche punto e siamo partiti con una rosa composta all’80% da giocatori che non avevano mai fatto la B. L’impatto ci ha tolto qualche punto. E poi il campo, quello dello stadio, non al massimo delle condizioni. Quindi, tutti quanti insieme, squadra e società, abbiamo messo a posto le cose e i tifosi ci hanno seguito. Quando abbiamo trovato la quadratura siamo decollati grazie anche a qualche rinforzo. Se poi non siamo riusciti ad andare ai play-off la colpa è nostra anche se non dimentichiamo che a inizio stagione avremmo messo la firma per la salvezza tranquilla. Il rammarico resta… Con qualche punto in più saremmo stati li a giocarcela…”.