L’infortunio al legamento crociato non scoraggia il capitano rossoblu, che ha voluto affrontare la gara di Lecce con l’intero gruppo al fine di creare compattezza all’interno dello spogliatoio
Cinque anni al Cosenza e un DNA rossoblu. Angelo Corsi sa bene cosa significa vestire quella maglia, tanto da potersi ormai definire un autentico Lupo. Due cambi di proprietà, il passaggio dalla Serie C alla cadetteria e quell’amore mai svanito per i magici colori della società silana sono gli ingredienti principali della magica ricetta del terzino destro.
Quel maledetto pomeriggio del 17 febbraio, però, Corsi non la dimenticherà mai più: ventiquattresimo minuto, il suo ginocchio fa crack. La situazione è facile da intuire: stagione finita, per un sogno di contribuire alla salvezza prematuramente stroncato. Ma un capitano non abbandona mai la sua nave: tutti i tifosi e gli addetti ai lavori, infatti, avranno avuto modo di vederlo almeno una volta in stampelle dare sostegno ai compagni sia in allenamento che in partita.
Eppure, nessuno ha potuto notare la sua presenza al “Via del Mare”, in una trasferta delicatissima e dal risultato quasi annunciato( in evidenza, l’immagine in esclusiva). Creare compattezza all’interno dello spogliatoio in un momento cruciale della stagione, questo l’obiettivo di Corsi. E ne siamo sicuri, domenica sera l’anima del capitano sarà nello spogliatoio del Cosenza.